E’ stato presentato al Centro di preparazione paralimpica di Roma, il libro “Vittorie imperfette” scritto dal giornalista e scrittore Federico Vergari edito dalla casa editrice labDFG.
Presenti alcuni dei protagonisti quali la tuffatrice Chiara Pellacani, Luca Zavatti della Nazionale di calcio amputati, il presidente del comitato paralimpico, Luca Pancalli, il giornalista Sandro Fioravanti autore della prefazione del libro, il direttore editoriale di labdfg.it Giovanni Di Giorgi.
Moderatore dell’evento il responsabile comunicazione del CIP, Fernando Mascanzoni.
Un evento dove al centro si trova lo sport e l’inclusione.
In questo libro sono raccontate le vite degli sportivi che hanno fatto della diversità la loro forza, o della sconfitta una nuova occasione di riscatto. Temi più che mai attuali, che le cronache di questi giorni riportano al centro dell’attenzione in maniera prepotente. Da Zanardi a Assunta Legnante, le stelle dello sport paralimpico sono più che mai nel cuore degli italiani e, seppur con accenti diversi, dimostrano come la gran parte del Paese, segua uno sportivo e se ne innamori per il carattere, per la storia, per i valori che veicola.
Dopo aver raccontato con “Le Sfide dei Campioni” gli ultimi sessant’anni di storia d’Italia, Federico Vergari, firma un nuovo libro di storytelling sportivo. Anche in questo caso lo sport è un linguaggio universale per raccontare altro.Nel libro l’autore raccoglie in venti brevi biografie le vite di alcuni atleti che non si sono mai arresi e cattura l’attimo in cui davanti ad un ostacolo, quando sarebbe stato più facile mollare tutto, si sono rimboccati le maniche e sono ripartiti. Da Marco Pantani ad Assunta Legnante, da Michael Jordan a Tazio Nuvolari, passando per Novak Djokovic e Alex Zanardi.
Tra infortuni, guerre, conflitti interni e incidenti i protagonisti di questo libro hanno saputo trovare in sé stessi le motivazioni per riscrivere la propria esistenza laddove la maggior parte di noi avrebbe semplicemente scritto la parola fine.
Non mancano i protagonisti che arrivano dal territorio pontino, come Sartori, Zavatti e Mesiano anche loro accomunati dall’aver vissuto un entusiasmante secondo tempo della loro vita sportiva e personale.