Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del presidente di CAF Cia – Agricoltori italiani, Alessandro Mastrocinque: “Le nuove disposizioni in materia fiscale stanno portando moltissimi cittadini verso i centri di assistenza fiscale diffusi nel territorio. Le 1020 strutture territoriali di CAF Cia si dimostrano presidi fondamentali per fare luce sui provvedimenti che riguardano, tra gli altri, la sospensione dei pagamenti e lo stralcio delle cartelle esattoriali sino a 5mila euro previsto dal decreto sostegni (DL41/2021).
CAF Cia si conferma un punto di riferimento insostituibile in questa giungla fiscale ancor più intricata a fronte dell’emergenza Covid.
In merito allo stralcio delle cartelle introdotte dal decreto sostegni, appare evidente che si è scelto una soluzione non condivisibile: i debiti si pagano, e da questo principio non si può e non si deve prescindere. Sicuramente sarebbe stato più opportuno definire una percentuale di sanatoria commisurata al valore dell’Isee di ciascun debitore (più alta per chi ha meno disponibilità economiche) e non al reddito – di fatto poco rappresentativo – e per un periodo più ampio di quello individuato.
Questo avrebbe consentito di dare un aiuto concreto ai cittadini realmente in difficoltà, poiché lo stralcio attuale riguarda solo ciò che era oggettivamente irrecuperabile da parte dello Stato.
In questo modo il debito, seppur in parte, sarebbe stato onorato salvaguardando almeno parzialmente anche i cittadini che hanno sempre e pienamente pagato i propri debiti, e la misura della sanatoria sarebbe stata commisurata alla vera capacità economica del debitore”.
fonte addetto stampa Marangon