Dal 4 al 7 agosto alle ore 21:00 torna il teatro nel Giardino di Ninfa, “The house of flowers” di Truman Capote, questo il titolo dello spettacolo e del racconto da cui è tratto. La regia è affidata a Massimiliano Farau, in scena Clemente Pernarella, Melania Maccaferri, Joana Estebanell Milian, Gianluca Pantosti e Caterina Sanvi. L’evento nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Roffredo Caetani, il Teatro Fellini e il Parco Letterario Marguerite Chapin. “The house of flowers” e il primo capitolo di “The grass harp” sono i due testi che vengono pubblicati su Botteghe Oscure, la rivista diretta da Marguerite Chapin e diretta da Giorgio Bassani, all’inizio degli anni ’50 da entrambi i testi nascono due musical, da questa suggestione nasce il lavoro di Farau. Con il supporto di Erasmo Bencivenga, Giorgio Raponi e Nicola Borrelli (Erasmo Bencivenga trio), sul palco accanto agli attori, parole e musica, il canto e il teatro saranno al centro della cornice magica del giardino. Magico il tema del racconto che trasporta in una atmosfera tenera e delicata ma con risvolti tenebrosi. Siamo ad Haiti: amore, rum e riti vodoo. Ninfa riconferma la potenza di uno spazio unico al mondo donando allo spettacolo suggestioni uniche: suoni, profumi scorci che diventano luoghi del racconto a tutti gli effetti.
Massimiliano Farau spiega: “La nostra scelta è caduta su La casa dei fiori, novella magica e pieno di fascino, non solo per la bellezza del racconto, ma anche per il prestigio del musical che ne è stato tratto. The House of Flowers è andato in scena il 30 Dicembre del 1954 all’ Alvin Theater di New York con l’adattamento firmato dallo stesso Capote (autore anche dei testi delle canzoni), musiche di Harold Arlen ( il compositore di standard immortali come Over the rainbow, Come Rain or Come Shine e The Man that Got Away), due star quali Pearl Bailey e Dinah Carroll per protagoniste e la regia – nientemeno – di Peter Brook. Uno dei principali pregi del racconto, accanto all’atmosfera oscuramente magica e come inebriante, risiede proprio nel ritratto di Ottilie, la protagonista, creatura innocente nella sua prorompente e inconsapevole istintualità, capace di attraversare esperienze estreme come la prostituzione e addirittura l’ omicidio senza intaccare la sua purezza originaria. E la lezione più alta di Capote è ancora una volta nella sua capacità di raccontare l’umano senza ombra di giudizio, con un’indulgenza e una compassione struggenti per la fallibilità e la vulnerabilità di tutti noi.”
Clemente Pernarella commenta: “ Il rapporto tra Il Teatro Fellini e la Fondazione Caetani è divenuto il cardine di un sistema virtuoso che sta producendo in questi anni frutti importanti. “The house of Flowers” segna un punto significativo in questo processo. Massimiliano Farau è certamente un caro amico ma è soprattutto un artista che stimo. Un teatro è voce di una comunità e questa comunità testimonia se stessa attraverso il teatro che realizza, attraverso quello che produce. Un teatro costruisce oltre che ospitare, la produzione come obiettivo principale altrove rappresenta la normalità, da noi potrebbe essere considerata una scommessa. Per me è sempre stata una possibilità concreta, questo spettacolo corrobora la mia convinzione.” Gli appuntamenti della rassegna “Ninfa di sera” rientrano nelle celebrazioni per i 50 anni della Fondazione Roffredo Caetani e sono organizzati in collaborazione con i Parchi Letterari. Media partner La Repubblica.
fonte Teatro Fellini Pontinia