A partire dal 2 giugno, presso la Sala Maestra di Palazzo Chigi ad Ariccia, l’associazione La Terzina in partenariato con il Comune di Ariccia, presenta un calendario di eventi dal titolo LE “QUATTRO” GIORNATE DI TRILUSSA: un perfetto connubio tra poesia, letteratura, teatro, musica, un ritorno del Poeta tanto amato dal popolo dei Castelli Romani, luogo caro a Carlo Alberto Camillo Salustri in arte Trilussa.
All’appuntamento interverranno il sindaco Gianluca Staccoli, la consigliera delegata alle Associazioni, Marchio IGP e Bandi Europei, Anita Luciano e la consigliera delegata alla Scuola, Irene Falcone. È stato richiesto il contributo della Regione Lazio – Bando LazioCrea S.p.A- Annualità 2022.
L’evento è patrocinato dal Ministero della Cultura, Regione Lazio, Assessorato alla Cultura Roma Capitale, Comitato Nazionale per il Centenario dalla Nascita di P.P.Pasolini 100, CLICI (Centro di Lingua e Cultura Italiana Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”), Adi ( Associazione degli Italianisti) ed è inserito nel programma estivo Ariccia da Amare
I relatori dell’evento sono: il professor L. Rino Caputo, già ordinario di Letteratura Italiana nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “Tor Vergata” e direttore della Rivista Internazionale Dante, il cittadino onorario prof. Aldo Onorati, Dantista, la prof.ssa Secondina Marafini, studiosa e editrice di Trilussa, prevista la participazione della professoressa Florinda Nardi, direttrice del Clici, Centro di Lingua e Cultura Italiana dell’Università di Roma “Tor Vergata”.
La parte artistica è affidata ad un ensemble di altissimo prestigio curato dal maestro Mario Alberti, che vede la sua massima espressione artistica nel ‘Trilussa Cantato’ e in ‘Trilussa e Pasolini’, performances elaborate anche sulla base dello studio svolto presso l’archivio del Museo in Trastevere a Roma, dove, peraltro, tra gli altri cimeli e testimonianze d’epoca, è stata ricostruita la ‘stanza di Trilussa’.
Il pubblico conoscerà aspetti poetico-musicali anche inediti del Poeta, insieme al particolare legame che Pier Paolo Pasolini, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, stabilì con Trilussa.
“E’ un onore – commenta il sindaco Staccoli – un piacere e una grande opportunità per Ariccia avere illustri personaggi in ambito letterario e musicale, un percorso artistico-culturale inedito dedicato al poeta Trilussa e del suo particolare legame con Pier Paolo Pasolini, nella cornice del prestigioso Palazzo Chigi, da sempre tenuto in gran conto dal mondo della cinematografia. Trilussa, Pasolini e Rosa Tomei sono poeti e intellettuali molto legati ai Castelli Romani, i nostri illustri relatori ci racconteranno aspetti inediti e intimi del loro rapporto con il nostro territorio”.
“Gli eventi in programma per celebrare la figura di Trilussa e il suo legame con Pier Paolo Pasolini e il nostro territorio sono una grande occasione per la nostra città, ulteriormente impreziosita dai patrocini di altissimo valore che hanno reso possibile l’iniziativa. Le reti istituzionali abbattono i confini valorizzando la Cultura e i territori in tutto il loro essere” lo dichiarano le consigliere comunali, Anita Luciano delegata ai rapporti con le Associazioni ed Irene Falcone delegata alla Scuola.
“Se è lecito fare delle graduatorie – commenta il professore Onorati – Trilussa è il maggior poeta in dialetto romano dopo Belli. Egli ha parzialmente italianizzato il vernacolo popolare del Belli, grazie e a causa dell’unità d’Italia, per cui Roma, divenuta Capitale della Penisola, da centro di smistamento del gergo è diventata il serbatoio delle parlate di ogni parte del Regno. Trilussa ha saputo cogliere il cambiamento, e ha canonizzato un nuovo dialetto. Il suo verso fluido, chiaro, apparentemente leggero, è una rivoluzione estetica nel suo campo, la quale è stata scambiata per una “emersione in superficie” nei temi e nel pensiero, quando invece la chiarezza è un punto di arrivo, una sorta di depurazione dalle incrostazioni dell’obbedienza inutile a un gergo che il popolo non parlava più. Così, egli, nella sua limpidezza espressiva, nasconde problemi etici, politici, umani, anche sentimentali di gran peso; e non bisogna accusarlo di qualunquismo, come taluni – legati a questo o a quel carro estetico/politico – hanno fatto. Pasolini ha colto in pieno invece la sostanza del pessimismo trilussiano, parlando di una visione a suo modo morale nella sua incredulità amara delle cose del mondo. Un poeta attuale non solo nel linguaggio comprensibile e colto, ma nella filosofia etica del mondo”.
Il commento del professore Caputo: “Trilussa è un poeta romanesco, ma il suo dialetto è un idioma più largo, che accoglie le parlate non solo del centro di Roma, di Trastevere, dei quartieri storici, piuttosto è la parlata un po’ di tutta l’area legata a Roma e quindi anche dai Castelli Romani. Da lì vengono fonti, ispirazioni linguistiche e tematiche per Trilussa, che pochi se ne accorgono, anche oggi è tra i poeti nazionali più letti e quindi più diffusi. Trilussa è poeta non solo dialettale, ma che parla a tutti, in l’Italia e come sappiamo anche all’estero. Non deve meravigliare il rapporto possibile, ormai chiaro, tra un poeta come Pier Paolo Pasolini e un poeta come Trilussa. La Terzina individua questo rapporto come uno dei temi fondamentali delle quattro giornate di Ariccia dedicate a Trilussa. Pier Paolo Pasolini decide da adolescente di imparare il dialetto friulano, lui che è nato a Bologna da padre Romagnolo e madre Friulana appunto e vive per molti anni a Bologna. Quando viene a Roma decide di scrivere romanzi in romanesco e quel romanesco di Pasolini è certamente quello che ascolta dalle borgate romane, ma, da letterato coltissimo qual è, è anche il romanesco che impara sulle pagine delle poesie di Trilussa. Quindi Pasolini diventa scrittore di Roma anche grazie a Trilussa poeta di Roma”.
“È stata un’esperienza professionale emozionante lavorare con Mario Alberti – commenta la professoressa Marafini – che ha saputo magistralmente tradurre in musica la poesia di Trilussa, avvalendosi della mia consulenza e dei libri che ho scritto in questi anni, che hanno portato alla luce aspetti innovativi, inediti e poco conosciuti finora. Grazie al nostro lavoro, spero che il pubblico apprezzi sempre più la modernità di Trilussa, la sua opera spesso “avanti” nella letteratura e nel giudizio sulla storia, tanto da essere un classico della nostra tradizione. Possono essere apprezzati nella mia lettura critica e nella musica del maestro Alberti la vita professionale e privata del poeta nella Roma del tempo e nello studio di via Maria Adelaide, anche al fianco di Rosa Tomei.
Le serate saranno introdotte da Lucilla Tiberi, membro di Ars Nova. Per l’ingresso di Palazzo Chigi è obbligatorio indossare la mascherina ffp2 ed esibire Green pass.
I posti a disposizione sono massimo 80, per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 3476791345 od inviare una mail a latiterraneo@gmail.com
L’ingresso è libero
fonte comunicato stampa associazione La Terzina